Rovistando nei vecchi cassetti in cantina non è difficile trovare vecchie scatole in- ferro di caramelle, di medicine o di biscotti piene di chiodi e vecchie viti semi arrugginite. Scatolette che a volte appartenevano ai nonni o bisnonni e allora ci si chiede da quanto tempo esistono le viti?
Forse si può rispondere rifacendosi ad alcuni documenti e studi fatti sul matematico greco Archita nel primo secolo A.C. Le viti metalliche anche se poco diffuse, apparvero in Europa nel 15 secolo, ma la loro diffusione avvenne intorno al 18 secolo quando finalmente si trovò un sistema per produrle in quantità a un costo accessibile. Assumiamo teoricamente l’uso della vite dal 1750 (solo per stabilire un falso compleanno).
Ora la vite dopo secoli di emerito servizio su molte applicazioni si sta mandando in pensione.
La colpa a chi possiamo darla? Io la colpa la do al profitto economico e stupidità dell’uomo consumatore.
Riferendomi sempre al mondo computer/tablet/cellulari o smartphone un tempo erano assemblati utilizzando viti da pochi millimetri fino a qualche decimo di millimetro (tipo viti per orologi) oggi tutto si basa sulla flessibilità della plastica per gli incastri e su un abbondante uso di colle e nastri adesivi.
Sicuramente ci abbiamo guadagnato, questo ci permette di avere anche smartphone dello spessore di 5/6 millimetri e con un guadagno di peso di qualche decina di grammi da non sottovalutare!
Si è vero qualche contrappasso si è dovuto pagare tipo batterie al limite dello scoppio, smartphone che per aprirli e cambiare il connettore di ricarica paghi 200 euro perché devi rompere il display, smartphone che se li guardi storto si piegano, quintali di smartphone guasti da rottamare e smaltire come rifiuti speciali, smartphone pagati 600/1000 euro che ancora in garanzia non sono riparabili perché li hai portati fuori in una giornata uggiosa e hanno preso un po’ di raffreddore (umidità). Quindi qualche contrappasso esiste, ma non lo vedo così grave, io ho uno smartphone da 5mm, dopo l’amaro Lucano cosa posso pretendere di più dalla vita!
I notebook adesso hanno la tastiera termosaldata nel sotto scocca o rivettata (vedi Apple) perché mettere le viti forse costa troppo. Una riparazione che prima facevi in 1/2 ora adesso ci vanno 2-4 ore ammesso che trovi la tastiera di ricambio. L’alternativa se lo trovi è cambiare il palmrest (quel pezzo che include tastiera, touch mouse e pulsanti della scocca del notebook) a un costo che spesso è superiore al costo del notebook. Anche la parte schermo che prima era tenuta insieme da quattro viti negli angoli oggi è incollata e spesso si rompono le cornici per aprirlo e sostituire il display, ancora meglio qualche modello slim (Asus, HP, Apple, Acer… tutti) dove non rompi niente, ma cambi direttamente tutta la parte schermo che è completamente incollata e resinata, si è vero il display costa più del notebook ma vuoi mettere “io ho un notebook slim”. Anche in questo caso abbiamo un’alternativa, rottamare tutto e comprare un notebook nuovo.
Ora i pochi centesimi di qualche vite, la semplicità della riparazione, l’obbligo di trovare i ricambi a prezzi ragionevoli, la mole di rifiuti che non si creano, giustificano il guadagno di 2mm su uno smartphone, la riduzione di 200 grammi di peso su un notebook, avere un televisore che è più fine di 10mm dal modello precedente?
Finendo copio alcune note di Wikipedia alla voce smartphone: Bilancio ecologico e sociale Dato che uno smartphone è tecnologicamente molto più complesso di telefoni cellulari più datati, le risorse utilizzate sono maggiori rispetto al passato. Questo comporta un impatto ecologico e sociale molto più ampio:
Materie prime come il cobalto sono spesso ricavate da miniere in Congo in condizioni di lavoro precarie e senza o con poca considerazione per l’impatto ambientale.
Spesso le condizioni di lavoro nelle fabbriche sono peggiorate, dato che negli ultimi 15 anni la produzione di cellulari si è spostata da paesi occidentali verso la Cina.
Le emissioni causate dalla produzione e trasporto sono moltiplicate, da 20kg di CO2 in media per telefonino fino agli 80kg di CO2 per un iPhone oggi.
Allora esprimete il vostro parere, e quando si parla d’impatto ambientale, di tecnologia, di designer, di costo… partiamo dalla “Vite” e non dal problema, dove costruiamo la centrale di smaltimento.
Buon 268° compleanno vite.
PS: Se un neonato mette in bocca uno smartphone cosa può succedere ?
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